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Abcdelettronica

2 Dic

Dopo l’ennesima probabile chiusura per droga di un importante club della Riviera Romagnola riesumo un progetto di didattica-musicale a scopo preventivo: “Abcdelettronica” era un progetto sperimentale di didattica musicale dedicato agli studenti delle scuole secondarie superiori scritto e presentato con successo al Ufficio Scolastico Regionale ER nel lontano 2005, mai andato in “aula”(purtroppo) La finalità era quella di inserire la musica dance elettronica nelle strategie e nelle azioni di insegnamento secondo una procedura diversa da quella consueta con l’obiettivo di alfabetizzare ed incuriosire gli studenti (clienti dei clubs) verso protagonisti , stili musicali e tecniche di composizione della dance elettronica alzandone le soglie di attenzione per una maggiore presa di coscienza in questo modo delle pratiche culturali e sociali alla musica collegate (sballi vari compresi).

Parallelamente alla frequentazione di concerti e DJ performance alla possibilità di fruizione di corsi di storia della musica si ritiene infatti prioritaria l’educazione all’ascolto, veicolata attraverso l’approccio diretto da parte degli studenti ai materiali sonori e alla loro manipolazione, anche senza un’adeguata preparazione tecnico-linguistica sui codici e sulle forme.

Qui la sintesi delle azioni del corso già proposto con successo con sole finalità didattiche anni prima da Andrea Benedetti, Eugenio Vatta e Marco Passsarani alla Regione Lazio, a cui con il loro permesso al’epoca aggiunsi la declinazione sociale.

IL progetto così rivisto voleva intraprendere un percorso nel quale infrangere i tabù dei codici standardizzati con la prospettiva di un inserimento stabile dell’espressione musicale elettronica nelle coscienze e nel sistema valoriale dei giovani studenti, che attraverso le sue reali variabili: storiche,tecniche, verrebbe ricollocata in una posizione “artistico-autoriale”,di bilanciamento rispetto alle derive interpretative e fruitive, dovute a situazioni pubbliche dove la musica elettronica viene vissuta come elemento di “sola decorazione sonora ”determinante e collegata a fenomeni di costume e all’abuso di bevande superalcoliche e all’ingenuo utilizzo di sostanze stupefacenti, oramai considerate intrinseche e connaturate ai genere musicali in oggetto.

Generi musicali ai più nella loro vera natura sconosciuti , provenienti dallo spazio immateriale dei media produttori quali radio ,Dee jay in primis, dalla tv ,MTV , ora dal web,Napster e altri sistemi di scambio files “peer-to-peer” .
Musica quindi esterna alla realtà umana, popolarmente prodotta ed inventata per vendere ecxtasy o anfetamine (ora cocaina) che proprio per la sua distanza dalla realtà viene vissuta naturalmente come colonna sonora della perdita e del di stanziamento tramite sostanze stupefacenti dalla realtà.

Abcdelettronica era ed sarebbe ancora il valido tentativo di riportare “sulla terra” attraverso seminari tecnicco-teorici la musica dance elettronica , mostrando, illustrando ai giovani studenti il suo percorso tecnico-creativo,dai primi strumenti analogici alle ultime soluzioni informatiche, facendo anche un excursus antologico nella sua storia stilistica (nel 2012 la techno ha compiuto 27 anni) con le varie divisioni in generi e sottogeneri, i suoi autori principali.

Protagonisti e produttori delle melodie e delle ritmiche sotto e con le quali per anni i giovani si muovono e convivono in assoluta ignoranza, senza informazione ne interesse contenutistico, vivendo l’esperienza musicale elettronica solo dal punto di vista ludico-aggregativo , senza che essa venga ricondotta ad un ambito artistico, autoriale, stilistico.

Abcdelettronica cercava nei suoi appuntamenti di trasmettere quelle conoscenze di base che permetteranno quel minimo di distinguo stilistico e autoriale che porteranno a suscitare nei giovani quell’interesse e quel feedback utile a spostare la musica da semplice fenomeno di costume e di utilizzo passivo pro-stato modificato di coscienza, a motivo di attenzione e interesse verso le produzioni, e verso le figure ed i protagonisti della produzione nella ora conosciuta specificità artistica.

Un percorso di presa di conoscenza dei minimi rudimenti e della macrostoria della musica dance elettronica, che vada a scapito del suo “utilizzo strumentale” come colonna sonora degli stati modificati di coscienza provocati dall’assunzione di sostanze stupefacenti.